Ila Giustizia Mediazione Civile: forse slittamento parziale

 

 

 

 

Mediazione Civile: forse slittamento parziale

 
 

Conciliazione : in vista un rinvio di sei mesi, ma solo per condominio e incidenti stradali.pubblicata da Associazione Nazionale Forense il giorno martedì 1 febbraio 2011 alle ore 10.56
Un rinvio di sei mesi, limitato a condominio e incidenti stradali. È questa la soluzione più accreditata, sulla quale ancora si sta lavorando al ministero della Giustizia, per uscire dall'impasse che si è venuta a creare sulla conciliazione. A suo modo un compromesso tra la richiesta di «congruo» rinvio per tutte le materie fatta dal Senato e l'invito a tenere duro sulla data del 20 marzo avanzato ieri da imprese, camere di commercio e professionisti. Un passo indietro. Mercoledì pomeriggio in commissione Giustizia al Senato si salda un fronte ostile all'entrata in vigore già a marzo della conciliazione obbligatoria: maggioranza e opposizione presentano due pareri diversi al decreto «milleproroghe»; diversi ma unificati dalla convinzione che la mediazione così com'è non può partire. L'opposizione sollecita uno slittamento di un anno, la maggioranza approva invece un parere che chiede "solo" una «congrua proroga». Terminologia magari ambigua, ma intenzione chiara: l'esordio va rinviato per «l'ampio consenso» registrato sullo slittamento e per dare tempo al legislatore di rivedere tutta la normativa. Esulta il presidente dell'Oua Maurizio De Tilla che molto si è speso per stoppare il debutto delle mediazione, tanto da avere presentato un ricorso al Tar sul quale verrà presa una decisione il prossimo 8 marzo: «la posizione sullo slittamento è di uno schieramento trasversale che ha sconfessato il ministero della Giustizia che puntava a un eventuale rinvio solo all'esito di un monitoraggio ancora in corso». Ieri pomeriggio però scende in campo un altro «fronte comune». Una lettera viene mandata al ministro della Giustizia Angelino Alfano. E si tratta di una lettera "pesante": porta la firma, tra gli altri, di Confindustria, di Unioncamere, di Legacoop, di Confapi, di Rete imprese, ma anche di commercialisti, architetti, geometri e ingegneri. Nella lettera si ricorda l'impegno di tutti i firmatari sugli strumenti di giustizia alternativa e si sollecita il Governo a fare partire la mediazione obbligatoria. Con un impegno ulteriore però: tra un anno la Giustizia dovrà fare un'approfondita verifica del l'esperienza realizzata e proporre eventuali correttivi. A questo punto la palla torna dalle parti di via Arenula, dove Alfano dovrà trovare una via di fuga dallo stallo. Prende così corpo l'idea di arrivare a uno slittamento contenuto nel tempo e circoscritto per materia. Sei mesi in tutto, ma solo per le controversie in materia condominiale (c'è anche una riforma in arrivo) e per i risarcimenti danni da incidente stradale. Una proroga che avrebbe il pregio, si fa notare al ministero, di permettere un'entrata in vigore soft, perché, sul puro piano quantitativo, resterebbe tagliata fuori circa la metà delle controversie interessate. E in via Arenula si sottolinea anche che praticamente tutte le province sono coperte dagli organismi di mediazione e che quella delle disponibilità di locali in tribunale da parte degli avvocati potrebbe essere un falso problema, visto che la conciliazione può anche concludersi altrove.  (Il Sole 24 Ore)

 

 

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